ASSISTENZA CLIENTI:
FAQ NEWSLETTER

Blog

Articolo del blog

media
27 marzo 2023

Spossatezza primaverile, da cosa dipende?

Tra le conseguenze del cambio di stagione tra l’inverno e la primavera, c’è la cosiddetta astenia primaverile, il senso di stanchezza e di sonnolenza che ci fa sentire deboli e spossati, molto diffuso tra la popolazione italiana.

Il nostro corpo, infatti, dopo il periodo invernale, può avere difficoltà ad adattarsi al cambio climatico; paradossalmente inoltre, più ci riposiamo, più il senso di fatica aumenta.

Ma perché ciò accade e cosa possiamo fare per rimetterci in forze? Oggi approfondiamo questo argomento, per scoprire come possiamo da cosa dipende la stanchezza primaverile.

Proprio come a marzo e aprile si risveglia la natura, con l’inizio della primavera anche il corpo ha necessità di riattivarsi: nell’organismo si verifica, quindi, un aumento delle funzionalità, che comporta di conseguenza un maggior consumo di energia.

Ecco perché ci sentiamo più stanchi: la spossatezza è un segnale di allerta inviatoci dall’organismo, che chiede di fornirgli tutti gli aiuti necessari per essere riattivato.

Generalmente chi soffre di stanchezza primaverile evidenzia questa sintomatologia:

  • debolezza fisica

  • sonnolenza

  • ridotta forza muscolare

  • difficoltà di concentrazione

  • carenza di memoria e di energia

  • lentezza nei movimenti

  • poca resistenza allo sforzo fisico

  • stati di ansia e apatia

Come già anticipato, inoltre, i sintomi che caratterizzano l’astenia primaverile si ripercuotono anche sul benessere mentale: la debolezza e la sonnolenza infatti, possono generare momenti di irrequietezza e agitazione, così come episodi di apatia e poca motivazione nello svolgere le attività quotidiane.